martedì 28 giugno 2011

Quando le corde si spezzano

Alla Lega va tutto male, anche il tiro alla fune VIDEO


Certo che di questi tempi alla Lega non ne va bene una. Il Carroccio ha perso in molti comuni del Nord. Non parliamo soltanto delle grandi città, ma ad esempio di tutto l'arcipelago dei comuni lombardi che finiscono con "ate" e che da sempre sono serbatoio di voti leghisti. A Pontida, il gran capo Bossi abbaia, ma non morde e tira a campare prendendo non soltanto più applausi dai suoi. Come se non bastasse, sul Ticino è stato organizzato un tiro ala fune tra la sponda piemontese e quella lombarda, una di quelle cose che tanto piacciono al popolo leghista che crede di essere imparentato con Highlander. Bene, nel momento clou la fune si spezza e i lombardi ruzzolano. Ci sono parecchi video in stile Paperissima al riguardo.

Manco più le corde leghiste resistono e si spezzano. Sarà un segno? Thor, rispondi a Borghezio.

mercoledì 22 giugno 2011

Ministre mignotte, parola di Bisignani

La conosci la ministra rossa, quella del turismo?”

“No, è una stronza, brutta, un mostro, mignotta come poche, la più mignotta di tutte


Questa è una risposta di Luigi Bisignani al figlio Renato che, da ventenne arrapato, gli ha chiesto un parere su Michela Brambilla.


Non so voi, ma a me questa storia della P4 comincia a piacermi di gusto.

lunedì 20 giugno 2011

Borghezio, l'Heider al tartufo

"Siamo alla svolta. Dell'Italia non me ne frega un cazzo. La Padania è più viva che mai, basta vedere qui a Pontida". Così Mario Borghezio dal luogo dove la Lega ha celebrato il suo consueto ritrovo tra il solito folklore e una stavolta nuova aria di smobilitazione, che lui ovviamente non coglie.

Credimi, Borghezio, a molti di noi frega altrettanto un cazzo di te. Stai sereno. Purtroppo però fai parte dei politici italiani più pagati, ossia gli eurodeputati. Quindi qualcosa di te ci frega. Non so a Bruxelles come facciano ancora a farti entrare. A St.Moritz hanno pensato di accompagnarti alla porta. Lo farei anch'io, destinazione l'Aja, ad esempio, da Ratko Mladic, che per te è un patriota. Avrete sicuramente tanto da raccontarvi voi due insieme. Potrebbe però avere per te lo stesso disprezzo che ebbe per le migliaia di persone massacrate a Srebrenica: non pensare che per lui ci sia molta differenza tra loro e un Heider al tartufo quale tu sei. O, come recita la scritta nella foto, un "piciu d'guma", termine torinese che ben conosco e che ben conosci. Credo sia facilmente interpretabile anche in altre regioni.

giovedì 16 giugno 2011

Interessi a parte


La legge sul conflitto di interesse non fu fatta perché ”si decise di provare a fare una riforma istituzionale attraverso una bicamerale e quindi fu messa da parte. Su questo non solo faccio autocritica ma dico che addirittura che rimane una delle colpe maggiori del centrosinistra”. Lo ha detto Waterloo Veltroni per La storia siamo noi di Minoli.

Sempre Veltroni dice: ”E’ passato il tempo necessario per parlarne tranquillamente". Chissà se Baffino D'Alema, che della bicamerale salva Silvio fu la vestale, la pensa tranquillamente allo stesso modo.

mercoledì 15 giugno 2011

La parte peggiore

Fino ad oggi pensavo che la parte peggiore di questo paese fossero, ad esempio, i mafiosi e chi fa affari con essi. Oppure gli evasori fiscali. Oppure gli usurai. Invece scopro dal ministro Brunetta che la parte peggiore dell'Italia sono i precari, che lui ha offeso a un convegno.

C'è un limite a tutto. Speriamo di staccare la spina in fretta, perché qui si sta andando verso derive da fine regime. Dove tutto, purtroppo, può accadere.

martedì 14 giugno 2011

Il referendum continua

Il risultato è stato per certi versi sorprendente. Ma ora tocca difendere gli esiti


Gli italiani non hanno l'anello al naso e l'onda che ha investito il paese dalle elezioni comunali è proseguita con i referendum. In molti, anche a destra, hanno votato. In molti, anche a destra, stanno riflettendo e affilando le lame, perché come ha detto Calderoli "siamo stufi di prendere sberle". Alcuni irriducibili, Paniz in testa, continuano invece ad andare avanti per la loro strada e, annullato il legittimo impedimento per il Caimano, puntano sulla prescrizione breve.

Giovanni Valentini su Repubblica scrive: "La partita non è finita qui. Il popolo del Sì dovrà vigilare sull’energia nucleare, sull’acqua pubblica e sulla legalità, per impedire che il Palazzo riesca a eludere il verdetto delle urne. Dopo la vittoria nel referendum, occorre una mobilitazione permanente per garantire il pieno rispetto della volontà popolare. Il primo obiettivo sarà probabilmente proprio la legalità. Se il governo tenterà di sostituire il legittimo impedimento con la prescrizione breve, o con qualsiasi altro marchingegno giudiziario per evitare che il premier risponda alle accuse della magistratura, bisognerà tornare in piazza a manifestare e a protestare. Il referendum continua".

Perché in Italia, come sempre, nulla è come sembra.

venerdì 10 giugno 2011

Bentornato Corrado

Corrado Guzzanti torna stasera sul piccolo schermo con Aniene su SkyUno. Questo è un video pubblicato su Repubblica Tv dove Corrado "traduce" lo spot per non udenti relativo ai referendum del 12 e 13 giugno. C'è da ammazzarsi dal ridere. Preferirò sempre lui a Sabina, senza offesa.

VIDEO

giovedì 9 giugno 2011

Gaga Omo Fobia

La cantante all'Europride fa paura a Binetti


Lady Gaga fa paura alla politica italiana, o meglio all'Opus Dei. Paola Binetti tuona contro la presenza della cantante all'Europride di Roma. Motivo? Potrebbe insultare il santo padre. Ecco le parole della senatrice al cilicio.

Qualora Lady Gaga dovesse insultare il Papa, chi l’ha invitata se ne dovrà assumere la responsabilità. Quella di puntare su idoli molto trasgressivi non è un’operazione nuova e, fino ad ora, non ha portato a granché perché si scontra con una mentalità e una sensibilità diverse. Credo che invece vada conciliato il fatto di voler chiedere che si presti attenzione al grande tema dei diritti umani col fatto che, nel chiederlo, si sia anche rispettosi dei diritti umani degli altri”.

Certo. Detto però da chi, come Binetti, parla di omosessualità come devianza, non si capisce di che rispetto di diritti umani parli. Stipendiata da noi per un seggio al parlamento per parlare soltanto di omofobia. Parafrasando Gaga, da Poker face a Faccia di bronzo.

mercoledì 8 giugno 2011

Intervista a me stesso

Copio spudoratamente un post di Matteo Bianchi che utilizza la rubrica di D La Repubblica delle donne intitolata "D lo chiede a...". per fare un’intervista immaginaria. Così anch’io, come lui, ho già un’intervista pronta qualora un giorno mai me la chiedessero. Stasera è il momento dell’autostima. Abbiate pietà.

D LO CHIEDE A... Davide Valenti
A 13 anni cosa voleva fare?
Credo il chitarrista
Ha il potere assoluto per un giorno: la prima cosa che fa?
Eliminare tutte le frontiere
Se la sua vita fosse un film chi sarebbe il regista?
Il Giordana de La meglio gioventù
All'inferno la obbligano a ascoltare sempre una canzone: quale?
Non credo all’inferno, ma per torturarmi la scelta è ampia: Britney Spears, Pausini, Ramazzotti, Ligabue, Shakira…vado avanti?
Cos'ha imparato dall'amore?
Che è dentro di noi e quando lo manifestiamo, ne riceviamo altrettanto
Nel migliore dei mondi possibili dovrebbe essere abolita la parola?
Discriminare
Oggi cos'è un tabù?
Una sciocca, ma resistente superstizione
Una cosa che non ha mai capito della gente?
La gente siamo noi, quindi non ha senso tirarsene fuori. Certo che, ad esempio, capire davvero perché ci siano gay che votano per partiti omofobi mi è molto difficile
Come si immagina il paradiso?
Non ci credo, quindi non lo immagino
La sua casa brucia: cosa salva?
La mia micia, i cd e ovviamente il gohonzon (la pergamena per recitare il mantra buddista, ndA.)
Le rimangono 12 ore di vita: cosa fa?
Un’ora di mantra e tutte le altre 11 insieme a Darko, uniti come una persona sola
La volta che ha riso di più?
Ce ne sono molte, sempre legate a giornate o serate con amici
La vera differenza tra un bambino e un adulto?
In fondo, forse soltanto il linguaggio
Il suo più grande fallimento?
Essermi nascosto per non essere visto e aver perduto delle opportunità
Una cosa che voleva e non ha avuto?
La statura
Come spiegherebbe a un bambino cos'è la felicità?
Pedalando per qualsiasi città o luogo e facendogli osservare quante cose meravigliose si incontrano per strada, se si hanno dentro di noi la gioia e il desiderio di saperle vedere

Vieri e Corona, i senza vergogna

La rissa tra i due dopo una frase sui "giochini" di Corona a Lele Mora. La Milano da buttare


A Milano il vento è cambiato, ma certi personaggi ancora sopravvivono, pur sprofondando nel ridicolo. Fabrizio Corona e Bobo Vieri si sono presi a botte al compleanno a sorpresa di Claudia Galanti, con ospiti altri "vip" quali Belen, Aida Yespica, Ana Laura Ribas, Rossano Rubicondi. Un parterre de roi: la crema di Isola, Striscia e Bagaglino. Provate a immaginare le conversazioni.

Chi abbia avuto la peggio tra i due ancora non si è capito. Ma la frase che ha scatenato la rissa è stata quella che Vieri ha rivolto a Corona e che suonava come "Torna a fare i p....... a Lele Mora". Il Corona offeso nella sua virilità ha reagito. Belen ha gridato "Bastaaaaa!" ed è scappata terrorizzata. Si attende chiarimento in diretta da Barbara D'Urso.

martedì 7 giugno 2011

I master di Beatrice Borromeo

La nipotina di Marta Marzotto informa i lettori del Fatto che andrà a fare un master alla Columbia. Chissà che annuncio farà quando si sposerà


Beatrice Borromeo, nipotina terribile dell'altrettanto terribile nonna Marta Marzotto, creatura tv di Michele Santoro e tenutaria di un blog sul Fatto quotidiano, saluta i lettori del blog con un messaggio da ultimo giorno di liceo prima delle vacanze estive. Ecco come incomicia:

"Non si scrive mai dei fatti propri, ma faccio un’eccezione per salutarvi e ringraziarvi. Ieri è stato il mio ultimo giorno di lavoro nella redazione di via Valadier: sono in partenza per un master di giornalismo alla Columbia University che durerà qualche mese". Ah beh, grazie per l'info. Perché vai lì, Beatrice? "Quando si lavora in un posto come il Fatto Quotidiano, ci si pensa due volte prima di imbarcarsi in un’altra avventura. Io ci ho pensato venti volte, ho chiesto consigli, ho deciso di andare e poi di restare, ho cambiato idea in continuazione. Poi ho scelto di partire perché credo che questo master mi servirà per diventare più brava e poter contribuire di più a questo giornale".

Sembra una pagina di Cioè e invece è una pagina web del quotidiano più amato/odiato e temuto d'Italia. Il Fatto è bello perché è vario. Vi risparmio il seguito da libro Cuore di Beatrice. Anzi, no. Un pezzettino ve lo allego.

"Ho incontrato colleghi che, lo dico senza retorica, non sono solo grandi professionisti, ma anche persone di valore. Gente pronta a tornare dalla corta, a lavorare di domenica, e trascurare la propria vita al di fuori della redazione perché crede in un certo tipo di giornalismo". Cazzo, ecco l'arcano: non sarò mai un buon giornalista perché non sono pronto a "tornare dalla corta". Peccato non essermi iscritto prima al master della Columbia. Bye bye Beatrice.

lunedì 6 giugno 2011

La sindrome di Waterloo (Veltroni)

Il suo nuovo libro, che tanto per cambiare parla di disgrazie


Non sono né un lettore, né tantomeno un fan del Giornale, ma il pezzo di Luigi Mascheroni che ha riportato Dagospia sui libri di Waterloo Veltroni, sempre collegati a qualche disgrazia, non potevo ignorarlo.

Il nuovo libro di Waterloo, scrive Mascheroni, "col titolo rassicurante L'inizio del buio, racconta le morti parallele, nell'Italia del 1981, di Alfredino Rampi, sparito nel pozzo di Vermicino, e di Roberto Peci, fratello del terrorista pentito Patrizio, rapito e giustiziato dalle Brigate Rosse. Sursum corda. Le sciagure sono un genere letterario. Infilarne una dietro l'altra è un talento".

Già, perché Veltroni ci aveva già rallegrati l'anno scorso con il monologo Quando cade l'acrobata, entrano i clown, che rievoca la tragedia dell'Heysel. E poi, come ricorda sempre Mascheroni, "la calamità bibliografica di Veltroni, del resto, conta anche due saggi. La biografia di Luca Flores, grande pianista immeritatamente dimenticato. Morto suicida. E uno studio critico dei discorsi del proprio politico di riferimento, Robert Kennedy. Come noto ammazzato a Los Angeles con due colpi di pistola". Waterloo, del resto, ha anche tentato un progetto nato quasi morto, ossia il Pd, anche se forse ora (se lui e Baffino D'Alema non interverranno più di tanto) potrebbe rinsavire.

venerdì 3 giugno 2011

In Belgio la linea più corta tra due punti è un arabesco

La battuta di Flaiano stavolta non è dedicata all'Italia. Guardate cos'hanno combinato vicino a Liegi


I francesi son tremendi con le loro barzellette sul Belgio, ma se i belgi continuano così se le meritano tutte. Prego notare la ristrutturazione della "bella via" tra Braives e Moxhe, nella provincia di Liegi, cinque chilometri che sono stati ribattezzati "via della vergogna": 250 segnali stradali e 27 isolotti costati 300mila euro. Roba da italiani, invece stavolta non c'entriamo. Cominciamo a dubitare del perché in Belgio non si riesca a fare il governo da ormai 400 giorni o forse più.

Ecco il video della "strada più pazza del mondo".

mercoledì 1 giugno 2011

Il sole che ride

La cassazione dà l'ok ai referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento. Ora tocca a noi


Il vento è cambiato e il sole ride. Dopo i risultati delle amministrative, arriva l'ok della cassazione per i referendum del 12 e 13 giugno. Andiamo a votare e a votare sì per superare il quorum e continuare a dire la nostra. Libertà, cantava Gaber, è partecipazione.

Nella foto Claudio Santamaria che insieme a molti altri artisti ha posato per Greenpeace contro il nucleare in Italia.

Ma i referendum del 12 e 13 non sono soltanto nucleare: sono acqua e legittimo impedimento. Vi pare poco?