venerdì 29 aprile 2011

E' più comica Elisabetta o Palazzo Chigi?

Nel giorno del Royal Wedding, appare sul sito del Governo un comunicato assurdo


Stamattina mezzo mondo è rimasto incollato agli schermi per vedere le nozze di William e Kate, il Royal wedding, quei riti sociali tanto assurdi quanto affascinanti in cui gli inglesi primeggiano.

Non è passata però lo stesso inosservata questa precisazione di Palazzo Chigi, sul sito del Governo (LINK) che fedelmente copio e incollo qui di seguito:

"In merito a quanto riportano erroneamente alcune agenzie di stampa, il Presidente Silvio Berlusconi si è ben guardato dall’esprimere un pronostico sullo scudetto al Milan anche per evidenti ragioni scaramantiche".

A questo punto, preferisco mille volte i tailleur e cappellini color limoncello della Regina Elisabetta che una qualsiasi comunicazione di questa repubblica di banane.

martedì 26 aprile 2011

La "gay Ikea", Giovanardi e il "Merlo maschio"

Giovanardi critica la pubblicità del colosso svedese e Merlo del Pd gli fa eco


Torno in Italia dopo una settimana di vacanze e nulla è cambiato. Ikea ha lanciato una nuova pubblicità, dal claim "Siamo aperti a tutte le famiglie", che ritrae due uomini di spalle che si tengono per mano. La cosa non è piaciuta a Don Abbondio Giovanardi, il quale ha subito tuonato dicendo che la famiglia è una sola e che la pubblicità è di cattivo gusto.

Giovanardi si rassegni al fatto che le famiglie sono tante e che la famiglia ritratta dalla pubblicità spesso spende più di quella tradizionale. Questo ovviamente Ikea lo sa benissimo e ha fatto semplicemente il suo mestiere. Che però poteva anche scegliere di non fare, continuando a ritrarre nei suoi spot famiglie "da Mulino Bianco".

Peggio ancora, Giorgio Merlo del Pd lancia una ciambella di salvataggio a Giovanardi: "Un conto è denunciare il fallimento del governo sulle politiche per la famiglia e per l'infanzia (...) altra cosa, invece, è ricordare e custodire il valore costituzionale della famiglia". Si attende un Family day con Bersani che cammina a fianco di Pezzotta. Benvenuti nel paese di pizza, sole, mafia e ipocrisia.

venerdì 15 aprile 2011

Da Waterloo a Leonardo

Nuova gaffe storica per Telecom Italia. Non c'è il due senza il tre


Telecom Italia non finisce di sorprendere. Un comunicato stampa dice che nel nuovo spot Tim con Leonardo Da Vinci - Neri Marcorè, in onda oggi, si festeggia il compleanno del genio, dato che "il 15 aprile di 600 anni fa nasceva Leonardo da Vinci". Errore: il 15 aprile sì, ma di 559 anni fa, come perfidamente ha fatto notare Dagospia.

Una nuova Waterloo per Telecom? Sì. Normale, in un gruppo dove si contano i peli del naso e poi si lasciano passare elefanti, come spesso accade in realtà così burocratiche. No problem, per chi ha scritto il comunicato può sempre esserci un trasferimento al sole di Rio de Janeiro.

giovedì 14 aprile 2011

Non ci resta che vincere

Berlusconi si salva e guarda già avanti. Mentre c'è chi continua a guardarsi la punta del naso. I due nella foto, ad esempio


Le ultime notizie sono queste. 314 onorevoli salvano il culo a Berlusconi fregandosene di Thyssen, Viareggio, Parmalat e così via. La Lega vuole sparare agli immigrati. Gabriella Carlucci vuole eliminare i libri di scuola troppo "comunisti". Una professoressa del liceo Manzoni di Milano ha un blog negazionista e insegna che l'olocausto è da smitizzare.

Non ci resta che vincere. Non c'è alternativa.

Perché oggi Berlusconi ha già guardato avanti indicando Alfano suo successore. Forse cambierà idea. Ma qualcuno potrebbe già dire "E vabbè, ce lo teniamo fino al 2013 e poi va via dalle palle". Per poi regolarmente perdere con Alfano o con chi ci sarà. Vero D'Alema? Vero Veltroni? Vero Bersani?

L'alternativa è continuare a perdere. E sempre voi tre (e non soltanto voi tre) vi stupirete chiedendovi "oh cazzo, come è successo?".

Svegliatevi.

martedì 12 aprile 2011

Vaclav Klaus e le penne cilene

Il video del presidente ceco che "si inguatta" la penna spopola. Può entrare di diritto nei nostri amici internazionali


Vaclav Klaus, l'euroscettico presidente della Repubblica ceca, è suo malgrado uno dei nuovi idoli della rete perché, in visita in Cile, si è "sgraffignato" la penna del cerimoniale appena il presidente cileno Pinera ha iniziato a parlare. Il video è stato trasmesso dai tg cechi e cileni ed è ovviamente finito in rete.

Klaus si è difeso dicendo che la penna "era comunque un regalo” e ha commentato: “È un peccato che la televisione ceca non abbia seguito con tale diligenza anche il resto del viaggio di nove giorni del presidente in America Latina”.

Io non vedo l'ora che Klaus venga in visita in Italia perché è degno di far parte del circolo di amici di Silvio. Il quale però, va detto,le penne non le frega, ma le regala. Assieme ai Rolex, ai contanti, ecc.

lunedì 11 aprile 2011

Bala i ratt

La Lega dei Ticinesi sbanca Lugano e vuole rimandare i frontalieri in Italia. Ma la Lega nostra è contenta


La Lega dei Ticinesi di Giuliano Bignasca canta vittoria dopo le elezioni cantonali, ottiene il 30% dei voti e addirittura il 36% a Lugano, che è un po'come la Livorno svizzera, fatte le debite proporzioni.

I loro slogan? Via gli italiani, ad esempio. Dove per italiani si intendono i lavoratori frontalieri con cui gli indigeni sono in competizione. Ricordiamo la campagna pubblicitaria Bala i ratt (nella foto), dove i nostri lavoratori, l'Unione Europea e Giulio Tremonti erano visti come topi che mangiano il formaggio svizzero. Carino, vero?

Ognuno è sempre terrone per qualcun altro, verrebbe da dire. Ma la Lega nostra, in particolare quella varesina, non la pensa così ed è super contenta del risultato. ”Noi e loro – dicono i leghisti varesini – difendiamo il nostro territorio, è naturale che ci siano delle sfumature”. Il territorio in questione è l'Insubria, una delle tante sotto regioni della regione Lombardia. Mi sento come ai tempi delle Signorie. Se sono questi i risultati dell'integrazione europea, abbiamo davvero fallito miseramente.

giovedì 7 aprile 2011

Sindaco a 25 anni, si può (ma è un caso su 8mila)

Nicola Chionetti e i pochissimi sindaci "under 30" in un paese di (e nemmeno per) vecchi

Questo "bel cit" - come si dice dalle sue (e mie) parti - in fotografia, non è il cuginetto di cresima di qualcuno, ma il sindaco di Dogliani, Langhe, paese di Luigi Einaudi. Si chiama Nicola Chionetti, ha 25 anni, deve ancora laurearsi in lettere, ma è il più giovane primo cittadino italiano.

Il caso di Nicola è uno dei pochissimi di sindaci "under 30" in Italia, che si conferma un paese di (e nemmeno per) vecchi. I dati che snocciola Sergio Rizzo sul Corsera parlano chiaro: di oltre 8mila sindaci, soltanto 70 sono "under 30" e 500 sono "under 35", ossia il 6% del totale. Peraltro, di questi 500 soltanto 74 sono donne. Va meglio, ma nemmeno troppo, se consideriamo assessori e consiglieri.

E poi qualcuno si chiede come mai le barzellette della mela siano così popolari in Italia.

mercoledì 6 aprile 2011

Onorevoli ipad

Roberto Menia gioca con l'ipad alla Camera. Sarà contento Steve Jobs. Noi, un po' meno


Chi ha detto che i nostri politici hanno poca alfabetizzazione informatica? Roberto Menia, di Futuro e libertà, l'ipad se lo porta anche in parlamento e ci gioca, col collega a fianco, peraltro, anche se questa foto immortala soltanto lui. Menia, accortosi del fotografo, ha tentato di nascondere l'ipad, come i bambini quando hanno in mano un barattolo di marmellata rubata dalla dispensa.

Del resto, Menia stava giocando mentre il centro sinistra stava facendo ostruzionismo in aula. In effetti, sai che noia. Per quel poco di stipendio di un deputato, poi.

Le torte nazi e la mela che sa di fica (o di culo)

Cos'hanno in comune i dolci con svastica del pasticciere viennese e l'ultima barzelletta di Berlusconi? Forse nulla, ma forse molto


Un pasticciere di un paese vicino Vienna vendeva torte di stampo nazista ed è stato denunciato per apologia di reato da un comitato di reduci di Mauthausen. L'uomo aveva in catalogo una vera parata di dolci a tema e stupito ha dichiarato: ”Non sono un nazista, accontento soltanto i desideri individuali dei clienti: se uno viene e mi chiede una torta con Gheddafi, gliela faccio”. Capito?

Forse la pensano così anche quelli che ridono alle barzellette di Berlusconi, l'ultima sulla mela che sa "di fica o di culo" a seconda di come la giri. E non sono risate di circostanza, ma di gusto.

Che cosa c'è in comune tra i due casi, qualcuno si chiederà? Forse nulla, ma forse molto. Quasi contemporaneamente, alcuni senatori del Pdl hanno presentato un ddl costituzionale per abolire la norma transitoria che vieta la ricostituzione del Partito nazionale fascista. Schifani è rimasto "esterrefatto" (e meno male). Anche noi. Ma prima o poi i reduci moriranno tutti e toccherà ai vivi opporsi, senza pensare di "accontentare i desideri individuali dei clienti".

lunedì 4 aprile 2011

Obama: it begins with us

Il presidente Usa si ricandida e dice che tutto comincia da noi. Un concetto talmente banale quanto complicato e spesso non praticato

"It begins with us", ossia "comincia da noi", è il titolo del filmato che Barack Obama ha fatto realizzare per il suo sito web e la sua pagina di Facebook. Con questo video, dove non appare lui, ma i suoi sostenitori, il presidente Usa lancia con 20 mesi di anticipo la sua campagna per ricandidarsi alle presidenziali 2012. Peraltro, in uno dei momenti di sua più bassa popolarità.

Obama non sarà stato il miglior presidente Usa. Sicuramente non è stato il peggiore e ha vinto, tre anni fa, una scommessa che appariva impossibile. Chissà se la rivincerà. Il suo slogan "tutto comincia da noi" mi tocca anche perché è uno dei cardini del buddismo che pratico. E' un concetto talmente banale quanto complicato da attuarsi, perché è sempre più comodo lamentarsi o incolpare gli altri. Obama, questo, non lo ha mai fatto. La nostra lunga serie di politici italiani, sì. Grazie Barack.

venerdì 1 aprile 2011

Le amazzoni di Gheddafi all'Olgettina

E' solo un pesce d'aprile della polizia. Ma tanto verosimile


"Scovate in Italia le amazzoni di Gheddafi. Le 40 bodyguard del Colonnello accolte in gran segreto negli appartamenti di Via Olgettina a Milano 2, in attesa di un acquietamento della situazione internazionale. Potrebbero essere reimpiegate come attrici per una fiction televisiva targata Rai, in attesa di essere raggiunte dal Raìs libico. Possibile quindi un esilio italiano per il dittatore".

E' forse il pesce d'aprile più azzeccato, confezionato dal sindacato di polizia Coisp, che ogni anno crea una notizia burla. Ma, detto tra noi, non mi stupisco che in molti, Ansa in primis, ci abbiano creduto.