venerdì 31 dicembre 2010

Buon 2011

Si apre un anno difficile dopo un 2010 che si chiude nel modo peggiore


Il 2010 si chiude coi botti, purtroppo dolorosi. Ne cito tre. L'ennesimo militare ucciso in Afghanistan. Il caso Battisti. La nuova aggressione ad una coppia gay a Roma.

Quanto basta per lasciarsi il 2010 alle spalle e cominciare a lavorare a un 2011 che sarà tutt'altro che agevole.

Keep fighting.

giovedì 30 dicembre 2010

Nulla imbarazza D'Alema. Nemmeno lui stesso

Baffino è ben lontano dalla pensione e continua a sputare sentenze


Baffino D'Alema parla, troppo, in questi giorni. Ora dice che un'eventuale alleanza che vada da Fini a Vendola, passando per Casini, "non ci imbarazza". Infatti, siamo noi quelli imbarazzati.

Nella rubrica "Vergognamoci per lui" di Giornalettismo, Massimo Zamarion oggi fa un ritratto perfetto di D'Alema. Eccolo:

Nato e cresciuto in una caserma comunista, meravigliosamente confacente alla sua natura, ha sempre avuto nel sangue il senso dell’ordine, delle gerarchie, del silenzio. Il paradiso d’alemiano è un mondo in cui non c’è spazio per bambini sciocchi che diano o chiedano spiegazioni. Ognuno al suo posto, compresi i compagni magistrati. Emotivamente incapace di dibattere e di graduare i giudizi, parla per sentenze. Tagliente, ma senza la minima ironia che non sia maligna. Se ad un tizio coi baffetti conversando con l’ambasciatore americano nel 2007 – l’anno delle intercettazioni delle telefonate fra i compagni Consorte, Fassino e D’Alema in merito a banche da conquistare – scappò di dire “che la magistratura è la più grande minaccia allo stato italiano” quello è lui sputato. Frutto evidente di un fraintendimento, smentisce ora l’interessato con una secca nota scritta. E’ “evidente”, quindi siete pregati di crederci: è un ordine. Ma voi abbiate pietà. Fate finta di niente: ormai è un colonnello in pensione.

Temo che la conclusione di Zamarion non sia però esatta. D'Alema a parer mio è ancora lontano dalla pensione, sempre se non si troverà la forza di mandarlo in mobilità. Potremmo chiederlo a Marchionne, che è un esperto.

mercoledì 29 dicembre 2010

Sleeping Berlusconi

Un blog geniale raccoglie fotomontaggi di Silvio che dorme. Facciamolo anche noi


Silvio Berlusconi ormai dorme in mezzo a qualsiasi impegno. L'ha fatto durante la cerimonia di auguri al Quirinale, l'ha fatto durante la discussione della mozione di sfiducia. Soffre di sindrome bipolare? Sono gli effetti collaterali post Viagra? Forse, semplicemente, è soltanto un anziano nonnetto che ha bisogno di un riposino. Fosse per noi, lo vorremmo sempre così.

Un blog geniale, Sleeping Berlusconi, raccoglie i fotomontaggi che ritraggono Silvio addormentato nelle più assurde occasioni. La fotogallery va dal volto di Silvio dormiente al posto di quello della Ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer a Silvio-Clara spinto da Heidi sulla sedia a rotelle, a Silvio-Di Caprio in Inception. Tutti possiamo creare un fotomontaggio sul sonno di Silvio e inviarlo a sleepingberlusconi@gmail.com. L’autore del blog è persino disposto a farsi insultare su Twitter. Questo Silvio, ad esempio, non lo fa: quando non dorme, si produce in monologhi e disprezza i giornalisti.

Dormi, Silvio: che è meglio.

martedì 28 dicembre 2010

Papi perdona e Stefi ritorna

Prestigiacomo rientra nei ranghi del Pdl dopo le sue minacce. Peggio di una telenovela


C'è chi usa i partiti come taxi (Razzi è l'ultimo di una lunga serie) e c'è chi li usa per minacciare di andarsene e poi, come per magia, ritirare tutto. Dopo Mara Carfagna, è stato il turno di Stefania Prestigiacomo, furibonda per essere stata vilipesa dagli ex An, in particolare Daniela Santanché, accusata da Stefi di essere "Il direttore occulto del Giornale".

Stefi, siciliana e molto vicina a Io Sud di Micciché, pareva andare nel gruppo misto e poi il Cavaliere taumaturgico è intervenuto ed è tornato il sereno nel partito dell'amore. Nemmeno in Un posto al sole ci sono simili feuilleton.

Quali saran state le armi di convincimento di Berlusconi? Magari ricordare a Prestigiacomo che è una ministra dell'ambiente con una famiglia a capo di aziende altamente inquinanti (e forse non molto a norma) nel Siracusano e non solo? Ah, saperlo.

lunedì 27 dicembre 2010

Quel cattivo maestro di Sacconi

Il ministro è sempre più integralista ed ora vede la disoccupazione giovanile come colpa di cattivi maestri e cattivi genitori. Craxi, invece, un martire


Maurizio Sacconi si crede ormai il nuovo messia. Il ministro che sta diventando più reazionario di Giovanardi oggi ci regala una nuova perla di fine anno: la disoccupazione giovanile è anche colpa di "cattivi maestri e qualche volta di cattivi genitori, perché distratti e che li hanno condotti a competenze che non sono richieste dal mercato del lavoro". Soluzione: tornare ai mestieri.

E' fin troppo evidente la volontà politica celata da questa ideologia cieca da crociati.

En passant, ricordiamo che Sacconi era (e resta) socialista della prima ora ed è tra quelli che considerano Craxi un martire. Io lo considero invece un cattivo maestro. Questione di punti di vista.

venerdì 24 dicembre 2010

Le 20 cose più obsolete. Ma non tutte si buttano

Dal fax al vcr. Le abbiamo buttate, ma non riusciamo a buttare via le persone che non servono, tipo questi due nella foto sottostante 


Sul sito di Huffington Post l'elenco, con fotogallery, delle 20 cose più obsolete del decennio, dal fax ai cataloghi, dal videoregistratore alle lettere scritte a mano. Manca la "Cosa" di Occhetto, ad esempio. Ma per fortuna i redattori dell'Huffington ignorano cosa fosse.

A capodanno si buttano via le cose che non servono. Sfortunatamente, noi non riusciamo ancora a buttare via le persone che non servono, o che fanno danni. L'asse Berlusconi - D'Alema, ad esempio. E chi vuole rottamare il secondo, si ritrova ad andare a pranzo dal primo. Vero, Matteo Renzi?

Sarà un anno ancora difficile. E ancora con questa santa (e dannosa) alleanza in mezzo alle palle. Auguri.

giovedì 23 dicembre 2010

Dalla Chiesa, molto "sciura" e poco generale

La figlia di Carlo Alberto invia videomessaggi parlando delle sue corna. E il ddl Gelmini è approvato. Forse c'è un legame

Lo so, è un post frivolo (forse), ma mi va di parlarne.

Rita Dalla Chiesa: conduttrice al miele, paladina di cause (recitate) a Forum, conversatrice di indimenticabili appuntamenti del sabato pomeriggio di Mediaset come Il trucco c'è con Diego Dalla Palma (qualcuno lo ricorda? A parte il sottoscritto che ogni tanto pesca cose imprevedibili dalla sua memoria, come azionasse una idrovora). Rappresentante di quelle "sciure" che in tv raccontano qualsiasi argomento, ma fingendo di esserne scandalizzate. Vedi anche alla voce Catherine Spaak.

Bene. Per natale, Dalla Chiesa fa un "regalino" al suo ex Fabrizio Frizzi con un videomessaggio all'Arena di Giletti (altro rappresentante, al maschile, del genere suddetto) dicendogli candidamente "tu sei stato l’unico a rifiutare un’offerta che nessuno avrebbe rifiutato, quando Berlusconi ti chiese di passare in Fininvest e tu dicesti no, perché dicesti che non te la sentivi di tradire un’azienda che ti ha fatto nascere e crescere. Non ha tradito la Rai però, sul piano sentimentale, hai tradito me".

Domanda 1: che bisogno aveva la "sciura Rita" di accusare Frizzi in pubblico dopo anni con un videomessaggio da Grande fratello?

Domanda 2: perché Dalla Chiesa cita sempre (giustamente) la rigidità e l'etica di suo padre e poi manda un videomessaggio a Giletti parlando delle corna che Frizzi le avrebbe messo?

A me non pare un caso che personaggi del genere trionfino nei programmi per casalinghe disperate (e non) e che, in contemporanea, il ddl Gelmini sia approvato e il premier si permetta di dire che la magistratura è eversiva. Magari sbaglierò.

mercoledì 22 dicembre 2010

Ucraina, c'è un coniglio in parlamento

Il giornalista Vintoniv protesta dopo l'ultima rissa tra deputati. E si traveste. Ma noi siamo abituati a ben altro...

In Ucraina, si sa, non si va molto per il sottile e in parlamento è una rissa continua. L'ultima, giovedì scorso, con cinque deputati in ospedale per lesioni. Roman Vintoniv, giornalista televisivo, ha pensato di intervistare i deputati vestito da coniglio in segno di presa in giro, nonché di protesta, commentando: "Se il parlamento si sta trasformando in un circo, ciò deve essere ufficialmente riconosciuto e la gente ha bisogno di vestirsi in modo appropriato”. (VIDEO)

Che differenza c'è tra Vintoniv il finto Bruno Vespa di Striscia o Enrico Lucci delle Iene? In fondo, nessuna. Eccetto che Vintoniv è un giornalista. Un po'come se Emilio Fede si vestisse da giullare o il vero Bruno Vespa da cortigiano. Appunto, nessuna differenza.

martedì 21 dicembre 2010

Electric Barbarella

Barbara Berlusconi polverizza Carfagna e accarezza Renzi. Che succede nella dynasty del Cavaliere?

Barbara Berlusconi si conferma la meno allineata dei rampolli di Silvio. Intervistata da Vanity Fair si scaglia contro Mara Carfagna, che ha parlato di maschilismo politico, ribattendo: "Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche”. Ma Barbara lo sa che il merito è soprattutto di Papi Silvio? Lei ribatte che sono le persone che votano i candidati.

E, guarda un po', spunta fuori dal cilindro di Barbarella un'ammirazione per Matteo Renzi, che dopo il suo pranzo ad Arcore pare piacere a tutta la famiglia Berlusconi. Barbara dice di lui:  “Mi è sembrata una persona che vuole davvero cambiare le cose. Da lui mi sentirei rappresentata. Credo che ad avvicinarci non siano le idee politiche, ma la stessa cultura generazionale”. Il rottamatore pronto a fare il salto della quaglia? Forse no, ma la dynasty tra i figli di primo e di secondo letto di Berlusconi è sempre più intricata. 

lunedì 20 dicembre 2010

Silvio, saluti dalla Calabria

La deputata più giovane che conosce Berlusconi "sin da bambina". Ah sì? 


Il Pdl riparte dalla sua deputata più giovane? Annagrazia Calabria, 28 anni, leader dei giovani del partito, schiva e determinata, nata a New York, doppia cittadinanza. Bella, molto: ma diversa dall'esercito di veline e wannabe berlusconiane. O forse no. 

Intervistata da Monica Guerzoni sul Corsera, dice: "Il mio sogno è tornare alla politica come servizio, il gesto più alto di carità". Parole spiccicate a quelle di Berlusconi, insieme a quelle dell'amore che vince sull'odio. Sarà la sua ghostwriter?

Certo è che quando dice "Conosco Berlusconi da quando ero bambina, è un punto di riferimento fondamentale per me. Non mi ha mai dato una delusione", è una frase che, a pensar male, lascia adito a molte interpretazioni. Ma noi non vogliamo far peccato. Anche perché Calabria dice: "Io sono cristiana fino in fondo, il peggior peccato è sprecare i propri talenti. Ognuno sa da dove viene e dove vuole arrivare". Parole sante. Prepariamoci a una Calabria che diventa Vandea.

venerdì 17 dicembre 2010

Silvio, dalle tre 'i' alle tre (anzi, 4) 'p'

Nichi Vendola parla del 'cambio di lettera' di Berlusconi, aggiungendo la 'p di escort'


Sulla sua pagina di Facebook, a cui sono iscritto, oggi Nichi Vendola ricorda "che Berlusconi aveva promesso le tre 'i' (inglese, impresa, internet). Ma ha realizzato le tre 'p' (paura, povertà, precarieta'). Potrei aggiungere una quarta 'p', ma in Italia si preferisce dire escort".

Temo che la quarta 'p' sia quella di cui Silvio va più fiero, avendo appena detto oggi che l'anagramma del suo nome e cognome è 'unico boss virile'.

Sul boss, non ho nessun dubbio.

giovedì 16 dicembre 2010

Feispadania, bufala al taleggio?

Pare pronto il Facebook padano. Se è vero


Un Facebook padano? Pare questa l'ultima trovata del popolo verde. Lo riporta Giornalettismo. Per ora c'è solo il link ad una patch, ma a febbraio Feispadania, il social network padano, dovrebbe apparire in rete. Come da presentazione, sarebbe il primo social network per la gente del Nord, per parlare di cibo, arte, moda e argomenti padani.

Feispadania, si precisa, "non vuole essere una provocazione a sfondo razzista. Sono ben accette persone non padane purché rispettino le regole del sito". Ah però, che slancio di democrazia.

Voglio sempre più fare il lupo solitario in mezzo ai Sassi di Matera. A meno che, come Giornalettismo sospetta, non sia una bufala. In questo caso, però, una fetta di taleggio.

martedì 14 dicembre 2010

Anni di piombo 2

Il governo incassa la fiducia in modo rocambolesco. Miss Cepu Polidori cambia idea. Futuro e libertà potrebbe chiamarsi, per quel che mi riguarda, Senza Futuro. Il Caimano sale al colle. Nel frattempo, Roma e altre città sono messe a ferro e fuoco da proteste.

Sembra di essere ritornati agli anni di piombo e all'immagine simbolo, che riporto in questo post, di Giuseppe Memeo che a Milano, in via De Amicis, punta la pistola contro la polizia durante una manifestazione di protesta. E' il 1977. Ma sembra oggi. Bisogna, dopo 34 anni, attendere la Giorgiana Masi di turno perché il paese capisca di essere nella merda?

venerdì 10 dicembre 2010

Sò distratto, sò Alemanno

Pressato sulla "parentopoli" romana, il sindaco si esibisce in una battuta ai limiti dell'assurdo


"Quando sono andato al matrimonio di quella ragazza ero convinto di essere alle nozze del figlio maschio del mio ex caposcorta e non della figlia. Davvero non lo sapevo, ma capita. Si può accusare la mia lucidità ma non la mia buona fede". Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno a chi gli chiede spiegazioni sulla sua conoscenza di Ilaria, figlia dell'ex caposcorta Giancarlo Marinelli, assunta in Ama.

Non pago, Alemanno ha aggiunto: "So che può sembrare strano, ma chi mi conosce può testimoniare la vita che faccio e che spesso mi porta in situazioni in cui mi guardo intorno e non mi rendo esattamente conto di dove sto".

Anvedi! , diranno i cittadini di Roma, che si sentiranno ancora di più rassicurati. Tra Mestizia Moratti che a Milano ci fa credere di girare travestita col figlio nei quartieri a rischio e Gianni Alè-danno che fa Alice nel paese delle meraviglie, le due città faro (si fa per dire) italiane son ben messe...

giovedì 9 dicembre 2010

Lunga vita al kazako

Nazarbayev chiede agli scienziati del suo paese l'immortalità. Vi ricorda qualcuno?


Il Presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev chiede agli scienziati del suo paese di scoprire il segreto dell'immortalità. E' sempre il Guardian che ci fornisce queste chicche. Se io fossi negli scienziati kazaki, mi darei da fare, perché il soggetto non è dei più tolleranti. E naturalmente, chi è uno dei suoi amici?

Indovinato. Silvio Berlusconi ha una particolare affinità con i tiranni e durante una visita di Nazarbayev a Roma elogiò la virilità dei kazaki perché il paese fa molti figli. Forse Silvio gli ha parlato anche degli studi sull'elisir di lunga vita di Don Verzè. E' triste aver paura di invecchiare. Ed è ancora più triste se dei vecchi dispotici governano nazioni.

venerdì 3 dicembre 2010

Da Lecce a Padova, l'Italia della vergogna

A 150 anni dall'unità, siamo ancora alle prese con "i negri". Purtroppo


Due episodi di questo paese in due luoghi che non possono essere più distanti l'uno dall'altro: Lecce e Padova.

A Lecce il calciatore del Mali Diamoutene è fischiato in allenamento da una ventina di ultras che gli dicono "Negro, devi andartene!" e lo accusano di aver giocato nel Bari. Non è chiaro quale delle due offese sia per gli ultras leccesi la peggiore.

A Padova, il consigliere leghista Giovannoni vuole che gli enti locali tolgano i finanziamenti per l'edizione 2011 della maratona di S.Antonio, perché in maggioranza partecipano (e vincono) "atleti africani o comunque extracomunitari in mutande".

E' questa l'Italia unita che festeggia i 150 anni?

Io non sono stato educato come questi signori e vorrei rispondere che no, non è questa. Ma un po' lo è .

giovedì 2 dicembre 2010

La Wilma Gaga: diciamole di sì

De Angelis scatenata fa la cover di Lady Gaga


Vedi a non aver voluto ancora comprare il decoder? Ci si perde su Rai 2 Wilma De Angelis, la mitica "patatina", che a 70 anni suonati fa la cover in italiano di Bad Romance di Lady Gaga (VIDEO) chiamandola Dimmi di sì. Esilarante.

Meno male che c'è Giornalettismo che lo segnala e che, con sagace ironia, titola: Wikileaks sta roba non ce l'ha. Vai Wilma! 

mercoledì 1 dicembre 2010

Chiuso per ferie

La Camera riapre il 14 dicembre e le scadenze slittano. Insieme al paese


Già in parlamento si lavora poco (e si guadagna molto). Ora apprendiamo che la Camera resterà chiusa dal 6 al 13 dicembre, per riaprire con il "D-day" del 14, quando si discuterà la sfiducia al governo.

E così, guarda un po', slittano un sacco di cose sul fuoco, come ad esempio la sfiducia a Bondi.

Futuro e libertà ha appoggiato la proposta del Pdl. Guardando a Fini, non si capisce di cosa Berlusconi si preoccupi. Le opposizioni insorgono, ma non contano un tubo.

Io non so più se andarmene o restare.