giovedì 28 febbraio 2013

martedì 26 febbraio 2013

Lungimiranti

“Il Pd non è un taxi su cui chiunque può salire. Grillo si faccia un suo partito, vada  alle elezioni e vediamo quanti voti prende”. (Piero Fassino, luglio 2009. Detto, fatto) 



sabato 23 febbraio 2013

Silenzio elettorale

Mi mancava, anche oggi, un suo tweet idiota. Ed è arrivato, dopo le dichiarazioni su magistratura e mafia di Berlusconi. Bingo. 



giovedì 21 febbraio 2013

Le bambole del Pdl

Sono riusciti anche nell'impresa di mettere in un manifesto di "donne del Pdl" tre immagini di donne prese da archivi fotografici. Altro che sono una donna, non sono una bambola. 



martedì 19 febbraio 2013

Dario Fo Grillo parlante

In sintesi: come nascere repubblichini, crescere svolazzando tra varie sinistre e morire grillini. Dal Nobel al V-Day. Mistero (molto poco) buffo. 


venerdì 8 febbraio 2013

Formigoni come Renzi

"Ho perso una battaglia politica ma son rimasto nel Pdl. Sono come Matteo Renzi". 
Roberto Formigoni. A breve l'ambulanza. 




domenica 3 febbraio 2013

sabato 2 febbraio 2013

Girlfriend in a coma

Che colpo, Lorenzo Ornaghi:  sarebbe passato alla storia come ministro ombra (chi l'ha visto, né sentito) e invece sarà il ministro che ha nominato al Maxxi di Roma Giovanna Melandri, la censora del film di Bill Emmott Girlfriend in a coma, che Melandri ha deciso di non proiettare nel museo prima delle elezioni di febbraio perché ha "un evidente profilo politico".

Che lontani i tempi quando Melandri sbugiardava in tv Fini e Casini perché lei aveva letto il programma del Polo della Libertà e loro no. Adesso, è una semplice (e dannosa) funzionaria da politburo. 

Sulla vicenda c'è già molta letteratura. Riporto  soltanto un passaggio della dichiarazione di Melandri: "Ho preso la decisione riconfermando comunque una prassi consolidata secondo cui agli Uffizi così come alla Galleria Borghese o al Maxxi non è opportuno ospitare iniziative che hanno un evidente profilo politico in campagna elettorale. A me sembra logico e rispettoso della funzione e della vocazione del museo pubblico. E poi mi chiedo se il Louvre o il Beaubourg o la Tate ospiterebbero mai una iniziativa del genere a poche settimane dalle elezioni politiche". Scommettiamo, Melandri, che invece questi musei, se ne avessero l'occasione, lo farebbero?