giovedì 12 gennaio 2012

L'Italia dei Porcellum

Davvero uno splendido giovedì pomeriggio italiano. La Corte costituzionale boccia i due quesiti sul Porcellum ed ora, nella più ottimistica delle ipotesi, torneremo a votare nel 2013 con la stessa legge che tutti a parole odiano e che quindi rimane per ora viva e vegeta.

Maroni, da ministro degli interni, aveva detto che il milione e 200mila firme raccolte per il referendum non poteva non essere considerato. Staremo a vedere. Giacché il suo partito (non lui, questo lo sappiamo) ha contribuito in modo determinante a negare, sempre oggi pomeriggio, gli arresti a Nicola Cosentino. E' bastato che ieri sera Bossi farfugliasse qualcosa perché buona parte della Lega calasse le braghe, alla faccia della coerenza tanto sbandierata. Del resto, il parlamento è ancora lo stesso che deliberò che Ruby fosse la nipote di Mubarak.

E poi si ha il coraggio di parlare di emergenza democratica perché il governo Monti non è uscito dalle urne. A me, di rigetto, vien quasi voglia di pagare le tasse sorridendo.

lunedì 9 gennaio 2012

Radio, quando la musica è secondaria ai testi

La radio sta vivendo da anni la sua rivalsa rispetto alla tv e se lo merita. Ma la radio "generalista" è meglio della tv medesima? Mica sempre. In pochi giorni ho ascoltato due trasmissioni , su R101 e su Radio2. Entrambe, per certi versi, disarmanti.

Su R101 ho ascoltato, in auto, il programma di Alberto Davoli e Chiara Lorenzutti, un contenitore serale di cazzeggio che va avanti da anni. La sera del 6 gennaio i due conduttori hanno fatto domande del tipo: "Possiamo già fare un primo bilancio di questi primi sei giorni di 2012?", ma soprattutto la scaletta musicale, tra un dialogo e l'altro, era assolutamente slegata: dai Talk Talk a Stevie Wonder e Vasco Rossi. Canzoni di successo buttate a cazzo per riempire i vuoti quando i conduttori non parlano.

Stessa identica cosa per Decanter, programma radiofonico di cucina (e di discreto successo) su Radio2. Tra un consiglio e l'altro di Andy Luotto (che evidentemente è meglio di Benedetta Parodi e io non lo sapevo), passa da Il sole della domenica di Zucchero a un pezzaccio storico come Money dei Pink Floyd. Il quale, a mio parere, in tale contesto è completamente sputtanato. Buon ascolto.