mercoledì 6 aprile 2011

Le torte nazi e la mela che sa di fica (o di culo)

Cos'hanno in comune i dolci con svastica del pasticciere viennese e l'ultima barzelletta di Berlusconi? Forse nulla, ma forse molto


Un pasticciere di un paese vicino Vienna vendeva torte di stampo nazista ed è stato denunciato per apologia di reato da un comitato di reduci di Mauthausen. L'uomo aveva in catalogo una vera parata di dolci a tema e stupito ha dichiarato: ”Non sono un nazista, accontento soltanto i desideri individuali dei clienti: se uno viene e mi chiede una torta con Gheddafi, gliela faccio”. Capito?

Forse la pensano così anche quelli che ridono alle barzellette di Berlusconi, l'ultima sulla mela che sa "di fica o di culo" a seconda di come la giri. E non sono risate di circostanza, ma di gusto.

Che cosa c'è in comune tra i due casi, qualcuno si chiederà? Forse nulla, ma forse molto. Quasi contemporaneamente, alcuni senatori del Pdl hanno presentato un ddl costituzionale per abolire la norma transitoria che vieta la ricostituzione del Partito nazionale fascista. Schifani è rimasto "esterrefatto" (e meno male). Anche noi. Ma prima o poi i reduci moriranno tutti e toccherà ai vivi opporsi, senza pensare di "accontentare i desideri individuali dei clienti".

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