martedì 12 ottobre 2010

La scuola di Adro si ribella all'arroganza

Al via la rimozione dei simboli col sole della Alpi. Lode ai consigli d'istituto, finché non saranno sostituiti dal televoto...

Quando un buon vecchio consiglio d'istituto prende una decisione su una storia che rischiava, ancor un po', di andare al tribunale dell'Aja. I simboli del sole delle Alpi che tappezzano la scuola di Adro saranno rimossi, anzi sono già in corso di rimozione. Lo ha deciso il consiglio d'istituto della scuola, sulla base della lettera del provveditore della Lombardia al sindaco Lancini, quello che se ne è fottuto delle proteste, della lettera della Gelmini (blanda, non trattandosi di bibbie e crocifissi) e delle minacce di Napolitano. Il consiglio, peraltro, ha anche deciso che la scuola non sia più intitolata a Gianfranco Miglio, ma ai patrioti fratelli Dandolo. Il sindaco, ovviamente, sbotta e minaccia denunce.

Il silenzio non è mai d'oro per queste persone che fanno dell'arroganza la loro condizione di vita. "A chi non piace, se lo faccia piacere" era il commento principale degli abitanti favorevoli ai simboli di Adro. L'arroganza di una provincia la cui metà della popolazione ha un fucile in casa.

Finché non saranno sostituiti dal televoto, lode ai consigli d'istituto. Gelmini, impara qualcosa anche tu.

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