mercoledì 16 febbraio 2011

Ti sputtanerò

Ancora una volta Sanremo è lo specchio del paese. Sputtanato


Ho scelto di non comprare il decoder e così ieri sera, verso le dieci, ho cercato Radio Uno per ascoltare qualche brano di Sanremo. I colleghi della radio sono ovviamente molto più bravi e competenti dei conduttori e mi è piaciuto ascoltare un po'di festival in questo modo "antico", a casa sul divano leggendo un po'.

A un certo punto, Luca e Paolo han cantato Ti sputtanerò, dedicata a Berlusconi e Fini. E già ascoltandola in radio, ho capito che avrebbe fatto parlare parecchio. Mauro Mazza si è subito premurato stamattina di "avvisare" Luca e Paolo di prendersela anche con l'opposizione. Che è un po'come sparare sulla Croce Rossa, come han commentato loro stessi. Ma tant'è.

Il punto è un altro. Ti sputtanerò è vera ed è cantata da due comici che in confronto al Crozza di Ballarò sono acqua fresca. Il paese è questo. Sputtanato. E Sanremo, ancora una volta, lo rappresenta (12 milioni di telespettatori). E sarebbe utile al paese se Berlusconi lo avesse guardato, o ascoltato, ieri sera, e avesse capito di essere come il Yanez cantato da Davide Van De Sfroos. E non il Sandokan che vuole farci credere. Ma c'è ancora tempo. Fino al 6 aprile. Per il paese, però, il tempo è scaduto. 

Nessun commento:

Posta un commento