lunedì 7 febbraio 2011

Tenere la destra

Berlusconi coopta Storace e dà un posto a Musumeci. Continuando a navigare a vista e non aprendo bocca sui nuovi parametri di Maastricht


Se qualcuno pensa di battere Berlusconi con la grande alleanza da Casini a Vendola, Berlusconi risponde con un solito videomessaggio ai promotori della libertà (ormai ne fa più di Bin Laden) e sopratutto dando un sottosegretariato a Nello Musumeci de La Destra. Sì, il partito di Storace, quello che nel 2008 di Berlusconi diceva: “Quel ladro prezzolatore vuole comprarci con seggi e ministeri, non siamo in vendita per un consumatore di scatole di Viagra”. Il tollerante Storace che, quand'era governatore del Lazio, ebbe un siparietto comico con i giornalisti e quando uno di loro gli chiese, ridendo "A Francè! Dicce quarcosa de destra" lui senza esitazione rispose "A froci!". E così via.

Da La Destra viene anche Daniela Santanché, un'altra che dal condannare Berlusconi perché "vede le donne soltanto in posizione orizzontale" ora sta per diventare la sua nuova portavoce. Forse c'è il suo zampino. Di sicuro, si sta raschiando il fondo del barile, cooptando un partito che ha circa il 2 per cento per continuare a navigare a vista.

Nel frattempo, nell'ultimo vertice di Bruxelles l'Europa che conta sta rifacendo i parametri di Maaastricht e Berlusconi non ha aperto bocca, né tantomeno Tremonti o Frattini. Commenta Lucio Fero su Blitzquotidiano: "Distratti dalla casalinga tempesta Bunga-bunga? E’ la spiegazione più semplice, ma è troppo semplice: la scena muta consegue al fatto che l’Italia non può dire di no ma, se dice sì, allora deve cambiare se stessa. Troppo impegnativo, troppo stress per Berlusconi, il governo, l’opposizione, la pubblica opinione. Meglio star zitti, sordi e anche un po’ ciechi". In sintesi: meglio un sottosegretario di Storace. Dopotutto, domani è un altro giorno. 

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