martedì 14 giugno 2011

Il referendum continua

Il risultato è stato per certi versi sorprendente. Ma ora tocca difendere gli esiti


Gli italiani non hanno l'anello al naso e l'onda che ha investito il paese dalle elezioni comunali è proseguita con i referendum. In molti, anche a destra, hanno votato. In molti, anche a destra, stanno riflettendo e affilando le lame, perché come ha detto Calderoli "siamo stufi di prendere sberle". Alcuni irriducibili, Paniz in testa, continuano invece ad andare avanti per la loro strada e, annullato il legittimo impedimento per il Caimano, puntano sulla prescrizione breve.

Giovanni Valentini su Repubblica scrive: "La partita non è finita qui. Il popolo del Sì dovrà vigilare sull’energia nucleare, sull’acqua pubblica e sulla legalità, per impedire che il Palazzo riesca a eludere il verdetto delle urne. Dopo la vittoria nel referendum, occorre una mobilitazione permanente per garantire il pieno rispetto della volontà popolare. Il primo obiettivo sarà probabilmente proprio la legalità. Se il governo tenterà di sostituire il legittimo impedimento con la prescrizione breve, o con qualsiasi altro marchingegno giudiziario per evitare che il premier risponda alle accuse della magistratura, bisognerà tornare in piazza a manifestare e a protestare. Il referendum continua".

Perché in Italia, come sempre, nulla è come sembra.

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