giovedì 27 gennaio 2011

La leggenda del pianista sull'oceano

Il pianoforte a coda nella baia di Miami suona anche per me


Oggi è la giornata della memoria ed io la vorrei perdere, ad esempio non ricordando nuove minorenni che spuntano da Arcore, né dando spazio all'indegna campagna del Giornale contro Ilda Boccassini. O altre cose del genere, che rispetto all'Olocausto sono niente. Voglio per un momento, per un giorno, parlare di poesia, almeno secondo la mia opinione.

Qualcuno, non ha importanza chi e perché, ha trasportato nella notte un vecchio e malandato pianoforte a coda lungo la baia di Miami e lo ha piazzato su una sottile lingua di terra circondata dal mare, che non scompare nemmeno con l'alta marea. Le autorità di Miami hanno dichiarato (e spero non cambino idea) che il pianoforte rimarrà lì, non essendo al momento un pericolo per la navigazione.

Probabilmente in Italia si sarebbe aperta un'inchiesta. Io desidero soltanto aprire una finestra sull'oceano, dove suona un pianista immaginario. E suona anche per me.

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