martedì 27 agosto 2013

Mimmo Munnizza, il "compagno che sbaglia"

Domenico Scilipoti, o se preferite "Mimmo Munnizza", epiteto datogli dai suoi ex colleghi dell'Idv, è pronto a un nuovo salto della quaglia. Mimmo salvò Silvio e ora è pronto a salvare Letta e il suo governo, come fa capire al bravo Luca Sappino nella sua intervista per l'Espresso
Non c'è da stupirsi, in fondo. C'è chi pensa Scilipoti faccia sul serio, c'è chi crede sia un gioco per alzare la posta, c'è chi si indigna, Massimo Gramellini in primis sul suo Buongiorno. Ciò che temo io è diverso: temo che Scilipoti, da soggetto di battute e improperi di ogni genere per il suo salto senza rete verso il Pdl (memorabile la sua corsa in Aula, come da foto) possa essere rivalutato a (centro) sinistra per questo gesto. Già immagino i toni del tipo "compagno che sbaglia". Già immagino un D'Alema che nella sua saccenza commenta con soddisfazione del tipo "Scilipoti costola del Pd". Sono parole un po' forzate le mie, ma forse non così tanto. 
Del resto, in uno schieramento dalle mille anime e di allure sempre più neodemocristiano, quale sta diventando il Pd, uno come Mimmo Munnizza infine non starebbe nemmeno così male. Omofobo come Fioroni, tanto per fare un esempio. Interventista come Boccia, tanto per farne un altro. "Spero che il Signore ci illumini", risponde Scilipoti a Sappino in chiusura d'intervista. Lo spero anch'io, in direzione opposta a quella che Mimmo Munnizza ha in mente. 

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