venerdì 2 agosto 2013

L'Italia che vogliamo

Ieri sera a Berlusconi "cassato", come recita il geniale titolo del Manifesto, è stato permesso di mandare in onda un videomessaggio, manco fossimo a Pyongyang.
Detto ciò, nel videomessaggio Berlusconi chiedeva, da piccolo fiammiferaio, "è questa l'Italia che vogliamo?". Sì, per quanto mi riguarda. Ma l'Italia che voglio è anche quella dell'imprenditore cattolico Umberto Costamagna, che nel suo call center di Pistoia ha deciso di estendere i congedi matrimoniali anche ai gay, a valle del caso di una sua dipendente. Scherzandoci sopra col parroco, come lui dichiara al Corriere della Sera (QUI). 
L'Italia che voglio è anche questa. E non è certo l'Italia dei videomessaggi e di un "esercito" che non capisce nemmeno le sentenze e - sbagliandosi - urla di gioia come allo stadio. 

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