mercoledì 21 novembre 2012

Il governo anti Sla

La legge di stabilità è in corso di approvazione e oggi c'è stata la protesta dei sindaci, i quali sono pronti alle dimissioni in massa come estremo gesto contro i tagli del governo. A questa cosa io credo molto poco. Ma non è di ciò che voglio parlare. 

In parallelo, davanti al ministero dell'Economia c'è stata la protesta delle associazioni dei malati di Sla, organizzata dalla onlus Comitato 16 novembre, alla quale hanno partecipato una ventina di malati, alcuni dei quali si erano detti pronti a lasciarsi morire se il governo non avesse ascoltato le loro ragioni. L'oggetto, lo sappiamo, sono i tagli ai fondi per i malati terminali.

Spero di non essere considerato troppo pressapochista quando dico che se un governo scivola su una cosa del genere (per poi, naturalmente, provvedere, ma soltanto perché qualcuno si è preso la briga di alzare il ditino per protestare) è un governo che non merita più nessuna fiducia

L'ennesimo ministro chierichetto, Renato Balduzzi, si era subito agitato con la Corte di Strasburgo per il discorso fecondazione assistita. Nemmeno Ratzinger avrebbe avuto così tanta prontezza di spirito. I malati di Sla, invece, evidentemente meritano meno attenzione. 

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