lunedì 24 dicembre 2012

Buon natale un cazzo

Io non festeggio il natale, ma mi sembra ancora più difficile farlo in un paese dove in quindici giorni sembra di essere ritornati nel '94, anzi prima. Con un Berlusconi ridicolo e, come tutte le schegge impazzite, comunque pericoloso. Con un Monti che si crede un misto tra De Gasperi e Moro e prova a rifare la Dc, dato che se ne sentiva la mancanza, in un paese che permette che Ratzinger dica che io sono un pericolo per la pace. Con un'agenda, quella Monti, che in realtà è stata fatta da Ichino, che guardacaso il giorno prima ha fatto i capricci e come per magia ha sbattuto l'ennesima porta in faccia. Con un Ingroia che pontifica dal Guatemala senza dir nulla eccetto argomenti da Magistratura democratica. Tra parentesi, guarda un po', né l' agenda Ichino, ops Monti, né i 10 punti di Ingroia che tanto dovrebbero piacere alla sinistra, hanno una riga che sia una sui diritti civili, sul'immigrazione, sull'eguaglianza di genere. 

In tutto ciò, il 29 dicembre ci sono le tanto vituperate primarie parlamentari del Pd e di Sel. Vituperate, ma ci sono. Andiamoci in tanti, qualsiasi candidato si voglia votare. Anche se, pure qui, tante cose ci sarebbero da criticare. Ma, almeno, abbiamo la possibilità di dire la nostra. In altri schieramenti, non mi pare proprio. E allora, buon natale un cazzo: appuntamento al 29 dicembre, che è pure il mio onomastico. Speriamo porti bene.

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